Sviluppo e attrattiva del Canton Ticino
Asse strategico 2

Anche per la legislatura 2023-2027, il secondo asse strategico del Programma di legislatura si occupa dello sviluppo e dell’attrattiva del Canton Ticino, delineando le direzioni verso le quali il Consiglio di Stato intende orientare la propria azione politica.
La convinzione del Governo è che, per continuare a fare progredire il Canton Ticino, l’ente pubblico debba assicurare la combinazione virtuosa fra diversi elementi – equilibrio finanziario dello Stato, vitalità economica, qualità del sistema formativo, pianificazione del territorio e reti di mobilità.
Il contesto nel quale le istituzioni si trovano ad operare, ad ogni modo, porta con sé una serie di sfide di crescente complessità che il Governo intende affrontare nel rispetto dei vincoli di legge, considerando anche i limiti posti dal freno ai disavanzi. Ogni intervento deve quindi anche essere sostenibile per le finanze cantonali.
Negli ultimi anni, le questioni ambientali hanno assunto una rilevanza politica centrale. Anche in Ticino, i mutamenti del clima stanno provocando un susseguirsi di fenomeni meteorologici estremi, dalle ondate di caldo e siccità fino alle improvvise precipitazioni abbondanti e grandinate. Questi eventi hanno conseguenze negative per la qualità di vita della popolazione, e provocano danni economici sempre più rilevanti. Allo Stato spetta quindi il compito di intervenire con lungimiranza, per adottare misure che siano in grado di prevenire, mitigare e adattarsi agli effetti negativi della nuova realtà climatica. Dato questo contesto, si conferma perciò l’esigenza di adottare un approccio attivo alla gestione delle risorse ambientali, e di proteggere il nostro territorio contro tutti i pericoli naturali che tenderanno ad aggravarsi a causa dei mutamenti climatici. Questa azione, animata da una prospettiva di lungo termine, è un presupposto imprescindibile per garantire anche in futuro la qualità di vita della popolazione ticinese, e quindi l’attrattiva del nostro Cantone. In questo approccio attivo alla gestione del territorio e delle risorse naturali, la gestione integrata dell’acqua continuerà ad avere un ruolo centrale. In questo ambito si inseriscono la sicurezza dell’approvvigionamento, sia per uso primario da parte della popolazione, sia a fini industriali, artigianali e agricoli che per la produzione di energia. Altrettanto rilevante resta la protezione del territorio dalle piene dei corsi d’acqua, senza trascurare la gestione naturalistica e paesaggistica.
Per quanto riguarda l’approvvigionamento di energia, la stagione fredda 2022-2023 è stata contrassegnata in Svizzera dalla preoccupazione per una possibile penuria di elettricità e gas. Benché gli scenari peggiori non si siano verificati, anche il nostro Paese sta assistendo a un forte aumento dei prezzi, che impone all’ente pubblico di mantenere la massima attenzione sulla questione energetica.
Per la legislatura 2023-2027 gli obiettivi politici del Governo si concentreranno quindi sulle scelte che permettano di diminuire i consumi, garantire la sicurezza dell’approvvigionamento e diversificarne le fonti, promuovere la produzione da fonti rinnovabili per procedere verso una società a zero emissioni di gas a effetto serra, come previsto dal nuovo Piano energetico e climatico (PECC) posto in consultazione nel 2023. Rimane dunque prioritaria anche la valorizzazione del settore idroelettrico, assicurando la piena funzionalità degli impianti esistenti, in vista della riversione che a partire dal 2035 segnerà il loro ritorno in mani ticinesi.
Per un Cantone posizionato sull’asse nord-sud, lo sviluppo e l’attrattiva sono strettamente legati anche alle reti di mobilità. Gli ultimi anni sono stati segnati dall’inaugurazione delle gallerie ferroviarie di base del San Gottardo e del Monte Ceneri, elementi rivoluzionari che stanno modificando, caratterizzandole, la mobilità e anche l’identità del Ticino del XXI secolo. Appare infatti già sin d’ora evidente che le abitudini della popolazione per quanto riguarda gli spostamenti da e verso il nord delle Alpi e all’interno del Cantone – fra Sottoceneri e Sopraceneri – stanno cambiando e generando i primi effetti virtuosi sul lavoro, la qualità di vita e il tempo libero. In attesa che il concetto di «Città Ticino» maturi definitivamente nel sentire comune, il Cantone continua ad accompagnare questa trasformazione e lavora alle prossime grandi opere per gestire al meglio la mobilità sul nostro territorio.
Per garantire lo sviluppo economico e l’attrattiva del Ticino, occorrerà poi continuare a sostenere l’imprenditorialità, l’innovazione e la messa in rete delle competenze presenti nel mondo formativo, accademico e economico, favorendo di riflesso le attività di ricerca e sviluppo. Sarà inoltre importante continuare il lavoro di sensibilizzazione sul tema della responsabilità sociale delle imprese. In questo senso, l’impegno del Consiglio di Stato si concentrerà nel garantire le condizioni quadro favorevoli alla nostra economia e al suo tessuto imprenditoriale per permettere al nostro Cantone di cogliere le opportunità del futuro e consolidare la propria competitività a livello nazionale e internazionale. In questo modo sarà possibile produrre ricadute positive per tutta la popolazione, sotto forma di opportunità di occupazione e risorse fiscali disponibili per il finanziamento dei compiti dello Stato.
Il Governo è convinto che una strategia economica lungimirante possa creare un benessere diffuso sull’insieme del territorio, che riguardi anche le regioni periferiche. Essa passa da un riequilibrio delle finanze pubbliche e da condizioni fiscali e sociali attrattive per i contribuenti e per le aziende.
In linea con la precedente legislatura, il Governo intende infine accompagnare la crescita del sistema universitario ticinese e il suo crescente radicamento sul territorio. In particolare, andrà intensificato il legame tra i centri di ricerca e le aziende innovative attive in Ticino. Lo sviluppo di poli di eccellenza nei settori di punta avrà indubbiamente ricadute positive sulla crescita economica e sull’attrattiva del Cantone, in termini di offerta formativa accademica e di impieghi qualificati. Accanto a questo impegno sul fronte universitario, il Governo punta poi a rafforzare la formazione professionale di base e superiore, in stretta connessione con le dinamiche di innovazione e di sviluppo economico del Cantone.
Non va infine dimenticato che l’attrattiva di un territorio sono anche una diretta conseguenza della sua qualità di vita (asse 3) e della vitalità del suo tessuto culturale, inteso anche come veicolo di partecipazione e coesione sociale. In questo campo, l’obiettivo per la legislatura consiste nel meglio riconoscere il ruolo della cultura indipendente accanto a quella più istituzionale, stimolare la professionalizzazione degli operatori culturali attivi nel nostro Cantone, per migliorare le condizioni di lavoro nel settore e allinearsi agli standard più elevati a livello nazionale e internazionale.