Relazioni con la cittadinanza e le istituzioni
Asse strategico 1

Gli ultimi anni sono stati caratterizzati da diverse crisi, prima fra tutte la pandemia. Questa situazione ha portato con sé un’atmosfera di incertezza, che ha avuto ripercussioni anche nel rapporto fra la cittadinanza e le istituzioni – l’argomento al quale è consacrato, per la legislatura 2023-2027, il primo asse strategico scelto dal Consiglio di Stato.
In Ticino il grado di fiducia verso le istituzioni è elevato. In base ai dati raccolti nel 2021, la quota di cittadine e cittadini che esprimono un grado di fiducia «piuttosto elevato» o «elevato» verso le istituzioni supera il 70%. Questi dati sono uno stimolo a riflettere sulle prospettive per il futuro delle nostre istituzioni politiche. Un elevato livello di fiducia della cittadinanza è infatti essenziale, specialmente in Svizzera, poiché è la garanzia di un buon funzionamento dei meccanismi complessi e delicati che caratterizzano la nostra democrazia diretta.
Il Consiglio di Stato ticinese rimane convinto che la costruzione di un rapporto solido fra la popolazione e i tre livelli dello Stato – Comune, Cantone e Confederazione – sia un elemento imprescindibile per fornire e ricevere servizi e prestazioni di alta qualità. Anche nella legislatura 2023-2027, perciò, proseguirà l’impegno del Governo cantonale per migliorare il dialogo con gli enti locali, le autorità federali e gli altri partner del Ticino, come i Cantoni e le regioni italiane della zona transfrontaliera.
Un dialogo che va impostato anche su un approccio sistemico allo sviluppo sostenibile, che permetta di affrontare le diverse tematiche e sfide con uno sguardo d’insieme interdisciplinare e di mettere in relazione quelle locali con quelle globali.
In primo piano rimarranno i rapporti fra il Cantone e i Comuni ticinesi, in particolare per portare a compimento la nuova ripartizione dei compiti fra i due livelli istituzionali. Gli ultimi 40 anni sono stati segnati da una progressiva centralizzazione delle responsabilità politiche, con la conseguente riduzione dei margini di manovra locali. Comuni che hanno in diversi casi mantenuto una responsabilità esecutiva e finanziaria completa o parziale. L’interdipendenza venutasi a creare influenza la qualità dei rapporti tra Cantone e Comuni, ingessando al contempo l’azione politica, su entrambi i fronti.
In futuro sarà necessario accrescere le occasioni di dialogo e ricreare un clima di collaborazione, aperta e costruttiva, per discutere di nuovi compiti o modificare quelli esistenti. Uno dei punti prioritari sui quali occorrerà collaborare è il funzionamento degli enti locali, da adeguare alla nuova realtà socioeconomica ticinese.
Il Consiglio di Stato è inoltre convinto che esistano margini per continuare a rafforzare le relazioni esterne del Cantone. La piena entrata in servizio della nuova trasversale ferroviaria alpina sta rimodellando le abitudini di mobilità della popolazione ticinese e anche di chi vive a nord del San Gottardo, con conseguenze che stanno solo iniziando a delinearsi. Nei prossimi anni, il Canton Ticino dovrà continuare a lavorare per trarre il massimo vantaggio possibile dalla sua posizione geografica, difendendo i propri interessi nei confronti della Confederazione e costruendo legami sempre più solidi con i Cantoni della Svizzera centrale.
Il Consiglio di Stato intende inoltre continuare a porre l’accento sulla qualità dell’offerta di servizi e prestazioni, che influenza in modo considerevole i rapporti con la cittadinanza. Nei prossimi anni l’attenzione sarà richiamata sull’importante quanto complesso processo di trasformazione digitale del Cantone Ticino. Già oggi numerosi servizi dello Stato sono disponibili anche in forma digitale: lo scopo è di aumentarne costantemente il numero e la qualità, così come di migliorare la formazione delle collaboratrici e dei collaboratori delle Amministrazioni pubbliche, tra i motori della trasformazione digitale del Cantone Ticino. Grande attenzione verrà anche posta ai temi della digitalizzazione e degli sviluppi dell’intelligenza artificiale in numerosi ambiti.
Il Consiglio di Stato intende infine continuare ad investire nel miglioramento della comunicazione con le cittadine e i cittadini, un elemento che anche durante la pandemia si è dimostrato cruciale per un’applicazione delle politiche pubbliche. In questo contesto il tema dell’accessibilità sarà messo in primo piano.
La complessità crescente dei temi di cui si occupa la politica rende infatti necessario garantire alla popolazione un’informazione precisa ma comprensibile, che sia adeguata a ogni tipo di destinatario. Per raggiungere questo scopo, sarà necessario garantire la multicanalità, tenendo così conto delle nuove abitudini della popolazione in materia di accesso all’informazione e sfruttando tutte le piattaforme oggi a disposizione dello Stato.
Il Consiglio di Stato, infine, intende rivolgere una particolare attenzione al coinvolgimento attivo dei giovani e, più in generale, di tutta la popolazione nei meccanismi della nostra democrazia diretta. Per frenare l’erosione della partecipazione politica, è necessario che vengano promosse delle attività che invitino le nuove generazioni a fare la propria parte nel buon funzionamento della nostra democrazia diretta e delle sue istituzioni.
In questo ambito, il Cantone continuerà anche a lavorare sulle competenze di base degli adulti come indispensabile premessa per garantire l’inclusione sociale e professionale, e permettere a tutte e tutti una cittadinanza attiva.