Qualità di vita
Asse strategico 3

Anche per il terzo asse strategico del Programma di legislatura 2023-2027, il Consiglio di Stato ha confermato la decisione adottata nel precedente quadriennio, scegliendo di concentrare i propri sforzi nell’ambito della «qualità di vita».
Nel riflettere su questo argomento, occorre anzitutto richiamare la definizione dell’Organizzazione mondiale della sanità, tenendo a mente che la «qualità di vita» è un concetto molto ampio, che abbraccia differenti dimensioni della nostra esistenza quotidiana – dalla salute fisica e mentale al rispetto dei diritti fondamentali, dalla solidità del tessuto sociale al rapporto con l’ambiente e il territorio.
Alla luce di questa complessità, il Governo considera opportuno porre in primo piano i bisogni delle cittadine e dei cittadini, le loro aspirazioni e le loro responsabilità. Solamente accettando di mettersi in dialogo con questi aspetti di carattere soggettivo, infatti, le istituzioni possono creare le condizioni che permettano alla popolazione di valutare in modo positivo la qualità della loro vita. In questo ambito, non va dimenticato che il Ticino è il Cantone con il maggior numero di anziani della Svizzera (il 23,6 della popolazione ha oggi più di 65 anni) e che l’aumento della speranza di vita porta con sé una serie di sfide che avranno un notevole impatto durante i prossimi decenni.
Una dimensione essenziale per la costruzione della «qualità di vita» è legata alla formazione. I legami fra il livello dell’istruzione e il benessere personale sono ampiamente accertati, con effetti positivi non solo per la salute e la soddisfazione esistenziale, ma anche sulla predisposizione a partecipare attivamente alla vita della società. Una formazione adeguata, di base e continua, influisce inoltre significativamente sulle opportunità nel mercato del lavoro e sulle possibilità di carriera. A questo proposito, il Cantone Ticino intende continuare a muoversi con lungimiranza a favore delle nuove generazioni, mettendo in atto le misure di sostegno destinate alle giovani e ai giovani durante il loro percorso scolastico e prevenendo l'abbandono scolastico. L'obiettivo è permettere a tutte e a tutti di ottenere un titolo di studio postobbligatorio.
Il Consiglio di Stato intende poi mantenere il proprio impegno a favore del sistema sanitario, affinché la popolazione ticinese che ha necessità di cure mediche e assistenza trovi sempre risposte adeguate ai propri bisogni. In questo ambito la situazione è comunque notoriamente tesa; in relazione al costante aumento dei costi del sistema, tutti gli attori dovranno compiere uno sforzo onesto e trasparente per rendere più razionale l’offerta di prestazioni sul territorio, ponendo l’accento sulla pianificazione dell’offerta e sulla gestione della medicina ambulatoriale. Fra gli obiettivi politici coerenti con questi principi figura anche quello di permettere agli anziani ticinesi di vivere al proprio domicilio il più a lungo possibile.
Il Consiglio di Stato è inoltre intenzionato a proseguire il lavoro per rendere il sistema sociale del nostro Cantone – considerato un modello di riferimento a livello nazionale – sempre più solido, accessibile e trasparente. L’azione dello Stato dovrà essere tempestiva nel prevenire e rimediare al disagio prodotto dalle trasformazioni della nostra società, caratterizzata da una diffusione sempre più ampia di problemi come la solitudine e la precarietà. Si tratterà inoltre di assicurare a tutta la popolazione l’opportunità di raggiungere il benessere e di trovare una realizzazione personale, dimostrando un’attenzione particolare verso giovani, anziani, persone con disabilità, malati cronici e malati terminali.
Per quanto riguarda infine la sicurezza personale delle cittadine e dei cittadini, le principali preoccupazioni riguardano invece la lotta alla criminalità organizzata, che agisce sempre più spesso anche nella sfera digitale, la prevenzione della violenza, a partire da quella in ambito domestico e di genere, e dei fenomeni di radicalizzazione ed estremismo politico e religioso. In tutti questi ambiti, le autorità dovranno operare con particolare attenzione e lungimiranza, in un’ottica di prevenzione e riconoscendo precocemente eventuali situazioni a rischio.
In generale, il Consiglio di Stato intende dunque promuovere la «qualità di vita» in Ticino tramite misure che portino miglioramenti tangibili alle condizioni di vita della popolazione, in ambiti fondamentali come la sicurezza personale e sociale, la formazione, l’istruzione, l’accesso e il reinserimento nel mondo del lavoro, il sistema sanitario e le prestazioni sociali. Misure che dovranno naturalmente tener conto di un contesto in profondo mutamento ad esempio a livello climatico (un importante sfida che ha un impatto in diversi ambiti).