Insieme a Danilo Foresti, collaboratore scientifico dell’Ufficio della caccia e della pesca, siamo andati alla scoperta di questo nuovo strumento.
Come è nato e a chi si rivolge il progetto di questa app?
«Lo stimolo iniziale è stata la necessità di aggiornare il sistema informatico del Cantone. Questo ci ha stimolati a fare un passo verso i circa 7.000 pescatori attivi in Ticino: visto che il bacino di utenza è così ampio, ci è sembrato sensato provare a offrire loro un prodotto innovativo».
Cosa può dirci del risultato dei vostri sforzi?
«La nuova applicazione si chiama PescaTi, e può essere scaricata gratuitamente negli store digitali dei principali fornitori di servizi per dispositivi mobili. Dopo essersi registrati con il proprio indirizzo di posta elettronica, gli utenti hanno subito accesso a tutte le funzionalità, compreso l’acquisto della patente cantonale di pesca».
Ci dica di più su questa funzionalità.
«Abbiamo pensato che sarebbe stato utile disporre anche di una procedura online per ottenere il rilascio della patente cantonale di pesca: così, l’abbiamo integrata nel negozio online interno all’applicazione. Naturalmente, anche la via tradizionale rimane possibile: basta recarsi alla Cancelleria del proprio Comune e acquistare la patente, proprio come si è sempre fatto fino a oggi».
Iniziamo una sessione immaginaria di pesca: dopo avere scaricato il materiale dal bagagliaio dell’auto e raggiunto il fiume o il lago, come avviene la mia interazione con la nuova app?
«L’applicazione funziona in molto semplice. Una volta registrata la patente di pesca, basta premere il pulsante che dice “Si parte!”. Per prima cosa, bisogna registrare la data e il luogo in cui ci si trova: in seguito, per ogni pesce che viene catturato o rilasciato, è possibile iscrivere i dati all’interno del sistema – la specie, la dimensione ed eventuali altri dettagli».
Ci sono altri vantaggi, una volta completata la sessione di pesca?
«In effetti, i vantaggi legati all’uso della nuova applicazione sono molti e non finiscono una volta riposta l’attrezzatura. Rispetto alle soluzioni “analogiche”, abbiamo già ricordato che ora esiste anche una soluzione digitale per acquistare la patente, velocissima e senza orari di apertura ai quali attenersi. Inoltre, ci sono funzionalità aggiuntive che faranno la felicità dei pescatori amanti dei dettagli: ad esempio, è ora possibile tenere traccia di parametri come le condizioni meteorologiche e le esche usate».
E dal punto di vista amministrativo?
«Su questo fronte, PescaTi è un esempio perfetto dei vantaggi della digitalizzazione per il personale dell’Amministrazione cantonale: per esempio, il nuovo sistema velocizza in modo netto la ripresa dei dati sul pescato. Più in generale, sono convinto che questa applicazione a lungo termine ci permetterà di migliorare nettamente la qualità nella gestione della pesca in Ticino».
Per accompagnare gli utenti nei primi utilizzi della app PescaTi, avete pubblicato su YouTube anche un video-tutorial: avete avuto risposte positive?
«Il video è stato pubblicato in parallelo alla messa a disposizione della nuova app, e ne presenta in modo molto chiaro le principali funzionalità. Siamo molto soddisfatti per le reazioni che abbiamo fin qui raccolto: diverse centinaia di pescatori hanno già scaricato l’app e, fra loro, molti ci hanno contattato per sottolineare la comprensibilità e la precisione delle istruzioni ricevute».
Quale obiettivo vi siete dati per questa app, nel breve termine e per i prossimi anni?
«Nel primo mese di rilascio delle patenti per l’anno 2025 abbiamo constatato che il 39% delle circa mille autorizzazioni rilasciate è stato richiesto in formato digitale. Mi sembra una partenza davvero notevole, e speriamo sia seguita da un interesse in continua crescita – visto che scegliere la via digitale migliora anche il nostro lavoro, e quindi favorisce la buona gestione della pesca in Ticino».